Comune di Camerano – Mobilità e Sosta
Analisi funzionale integrata per la riorganizzazione della mobilità urbana e del sistema della sosta in coerenza con il nuovo PUG
Contesto territoriale e ragioni dell’intervento
Il Comune di Camerano, situato nel sistema territoriale anconetano, è caratterizzato da una struttura urbana di matrice storica, sviluppatasi su dorsali collinari secondo una morfologia radiale, compatta e fortemente connessa al crinale dominante la valle del Musone. Tuttavia, le trasformazioni insediative intervenute negli ultimi decenni — in particolare la crescita della zona industriale dell’Aspio, l’apertura del polo commerciale IKEA e la realizzazione del nuovo ospedale INRCA — hanno determinato uno spostamento degli equilibri funzionali, evidenziando una crescente dicotomia tra centro storico e polarità extraurbane. Il tessuto viario interno non ha seguito un’evoluzione funzionale coerente con questi mutamenti, risultando carente di una maglia viaria intermedia e caratterizzato da discontinuità, interferenze modali e ridotta accessibilità. Il sistema della sosta risulta frammentato, spesso inadeguato al fabbisogno effettivo e soggetto a pressione d’uso in occasione di eventi e picchi stagionali.
Finalità e obiettivi dello studio
Il contributo tecnico redatto da R&M Associati si inserisce nel più ampio processo di aggiornamento del Piano Urbanistico Generale (PUG) di Camerano, con l’obiettivo di strutturare un’analisi integrata della mobilità e della sosta, finalizzata a fornire indicazioni strategiche e operative per una riorganizzazione funzionale ed efficiente dell’accessibilità urbana. L’intervento mira a:
- diagnosticare criticità infrastrutturali e modali;
- quantificare la domanda e l’offerta di sosta in condizioni ordinarie e stagionali;
- valutare la domanda potenziale indotta dal nuovo polo ospedaliero;
- proporre indirizzi progettuali per il riequilibrio modale e la resilienza urbana.
Metodologia di analisi
Lo studio ha previsto un’articolata campagna di indagini sul campo articolata in due momenti stagionali distinti (primavera e estate), al fine di cogliere le variazioni legate alla stagionalità turistica. Le analisi si sono articolate su quattro assi tematici principali:
- rilevamento dei flussi veicolari mediante radar automatici su 11 sezioni di monitoraggio, per un totale di 22 correnti veicolari monodirezionali;
- censimento dell’intero sistema di sosta urbano (31 aree, ~1.200 stalli complessivi);
- quantificazione dell’offerta e domanda effettiva di sosta tramite rilievi in campo;
- ricostruzione della matrice Origine–Destinazione dei flussi veicolari mediante big data TomTom integrati ai rilievi diretti.
Il sistema di analisi ha previsto anche la classificazione funzionale della rete, la valutazione della permeabilità interna delle diverse porzioni urbane e l’individuazione di nodi critici sotto il profilo della sicurezza, dell’accessibilità e della fruizione pedonale.
Risultati e criticità individuate
I dati raccolti hanno confermato:
- la forte pressione veicolare sulle arterie principali, costrette ad assolvere funzioni multiple in assenza di viabilità intermedia;
- la frammentazione del sistema della sosta e la sua insufficiente integrazione con i principali attrattori territoriali (scolastici, sportivi, sanitari);
- le criticità morfologiche dei quartieri a margine del centro (es. San Giovanni), con presenza diffusa di cul-de-sac e bassa permeabilità modale;
- la scarsa accessibilità di aree a potenziale rigenerazione, come l’ex distretto della produzione della fisarmonica.
Servizi forniti
Il lavoro ha compreso:
- progettazione e attuazione di un programma di rilievo su traffico e sosta calibrato su specificità stagionali;
- elaborazione statistica e spaziale dei dati mediante GIS;
- ricostruzione delle matrici O/D mediante dati dinamici e modelli di stima;
- diagnosi delle criticità infrastrutturali e tipologiche;
- supporto alla definizione degli indirizzi di assetto viario e riorganizzazione funzionale della sosta, coerenti con gli obiettivi del PUG.
Competenze disciplinari mobilitate
L’attività ha richiesto il contributo integrato di competenze nei seguenti ambiti:
- ingegneria dei trasporti (rilevamento e analisi flussi);
- urbanistica e pianificazione attuativa (valutazione morfologica e funzionale);
- mobilità sostenibile e intermodale;
- geostatistica e sistemi informativi territoriali;
- supporto tecnico alla pianificazione generale e coordinamento tecnico-disciplinare.